La notizia era già nell’aria da diverso tempo, ma ora è ufficiale: Disney presenta il nuovo videogioco basato sulla storia di Rapunzel – L’intreccio della torre, film già distribuito nelle sale italiane a partire dal 26 novembre. Nel videogioco sarà possibile ricalcare le vicende di questa buffa e sensazionale avventura, seguendo i protagonisti in un viaggio ricco di azione e colpi di scena che porteranno la principessa a scappare dalla torre ed esaudire il suo desiderio di scoprire il mondo esterno. Oscillerete con i capelli magici di Rapunzel e combatterete anche nei panni di Flynn Ryder, il furfante dal cuore d’oro che sarà utilissimo nei duelli con la spada e nelle prove più fisiche. Potrete inoltre sfruttarne la sua abilità, la Flynntuition, per scoprire preziosi tesori disseminati lungo il percorso. Tra le altre feature, è prevista una divertente modalità creativa, adatta a tutta la famiglia, che vi vedrà alle prese con i dipinti all’interno della torre ed una serie di altri divertentissimi minigiochi. La versione per Wii vi darà la possibilità di giocare fino a 4 persone contemporaneamente sia in modalità cooperativa che in modalità split screen; quella per DS invece sarà ricca di puzzle e di colorate attività in un ambiente puramente 2D. Il gioco è disponibile al pubblico al prezzo consigliato di € 39,90 per Nintendo Wii, di € 29,90 per Nintendo DS e di € 19,90 per Games For Windows.
fonte: www.cinemaevideogiochi.com
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martedì 14 dicembre 2010
Un display pieghevole come un foglio di carta
Un display pieghevole come un foglio di carta
Lo schermo del futuro sarà sottile come un foglio di carta e si potrà piegare tutte le volte che lo vorremo mettere in tasca: arrivano già i primi prototipi.
Lo schermo del futuro sarà sottile come un foglio di carta e si potrà piegare tutte le volte che lo vorremo mettere in tasca: arrivano già i primi prototipi.
“Arrotolare con cura dopo l’uso” questo potrebbe esserci scritto sullo schermo del nostro prossimo televisore. I primi prototipi di display elettronici flessibili sono ormai alle porte. La Philips ha infatti sviluppato uno schermo pieghevole spesso come un foglio di carta. Il display tascabile è realizzato grazie a una nuova tecnologia che permette di stampare circuiti elettronici organici su un foglio di plastica, mentre prima era possibile solo su vetro. Il funzionamento è abbastanza semplice: tra un circuito elettrico organico e una pellicola di plastica trasparente viene spalmato uno strato di inchiostro elettronico che migliaia di capsule bianche e nere. Le bianche hanno carica positiva, le nere negativa. Basta applicare un campo elettrico a una determinata area del circuito per attrarre le particelle bianche, o quelle nere, e disegnare qualsiasi carattere o figura.
Il display per il momento può riprodurre solo immagini in bianco e nero con un tempo di caricamento di un secondo (non è adatto a riprodurre film), misura 12 centimetri in diagonale, è infrangibile e può essere arrotolato per essere riposto in un tubo di due centimetri di diametro.
La materia prima. Per riuscire a produrre un monitor così sottile è stato necessario utilizzare materiali diversi da quelli usati per creare l’elettroluminescenza dei video odierni. Sono i nuovi materiali organici luminescenti, intorno ai quali esistono diverse sperimentazioni, tra cui quelle dell’università di Toronto, basate su una tecnologia denominata OLED (diodo organico luminescente). Questi materiali organici hanno la particolarità di emettere luce per il solo fatto di essere attraversati dalla corrente elettrica, senza bisogno di una retroilluminazione come avviene con i monitor attuali, una caratteristica che permette la produzione di schermi molto sottili e meno costosi (del 20%) di quelli a cristalli liquidi. Comodo, sottile, infrangibile, ripiegabile ed economico il display del futuro, potrebbe essere più vicino di quanto si possa pensare.
Il display per il momento può riprodurre solo immagini in bianco e nero con un tempo di caricamento di un secondo (non è adatto a riprodurre film), misura 12 centimetri in diagonale, è infrangibile e può essere arrotolato per essere riposto in un tubo di due centimetri di diametro.
La materia prima. Per riuscire a produrre un monitor così sottile è stato necessario utilizzare materiali diversi da quelli usati per creare l’elettroluminescenza dei video odierni. Sono i nuovi materiali organici luminescenti, intorno ai quali esistono diverse sperimentazioni, tra cui quelle dell’università di Toronto, basate su una tecnologia denominata OLED (diodo organico luminescente). Questi materiali organici hanno la particolarità di emettere luce per il solo fatto di essere attraversati dalla corrente elettrica, senza bisogno di una retroilluminazione come avviene con i monitor attuali, una caratteristica che permette la produzione di schermi molto sottili e meno costosi (del 20%) di quelli a cristalli liquidi. Comodo, sottile, infrangibile, ripiegabile ed economico il display del futuro, potrebbe essere più vicino di quanto si possa pensare.
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