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martedì 14 dicembre 2010

Un display pieghevole come un foglio di carta

Un display pieghevole come un foglio di carta
Lo schermo del futuro sarà sottile come un foglio di carta e si potrà piegare tutte le volte che lo vorremo mettere in tasca: arrivano già i primi prototipi.

Se questa tecnologia avrà gli sviluppi sperati, un giorno i quotidiani potrebbero essere  'fogli elettronici' aggiornati con le notizie in tempo reale mentre si portano comodamente arrotolati in tasca, senza parlare delle possibili applicazioni nel campo della telefonia mobile e dell'informatica portatile.
Se questa tecnologia avrà gli sviluppi sperati, un giorno i quotidiani potrebbero essere "fogli elettronici" aggiornati con le notizie in tempo reale mentre si portano comodamente arrotolati in tasca, senza parlare delle possibili applicazioni nel campo della telefonia mobile e dell'informatica portatile.
“Arrotolare con cura dopo l’uso” questo potrebbe esserci scritto sullo schermo del nostro prossimo televisore. I primi prototipi di display elettronici flessibili sono ormai alle porte. La Philips ha infatti sviluppato uno schermo pieghevole spesso come un foglio di carta. Il display tascabile è realizzato grazie a una nuova tecnologia che permette di stampare circuiti elettronici organici su un foglio di plastica, mentre prima era possibile solo su vetro. Il funzionamento è abbastanza semplice: tra un circuito elettrico organico e una pellicola di plastica trasparente viene spalmato uno strato di inchiostro elettronico che  migliaia di capsule bianche e nere. Le bianche hanno carica positiva, le nere negativa. Basta applicare un campo elettrico a una determinata area del circuito per attrarre le particelle bianche, o quelle nere, e disegnare qualsiasi carattere o figura.
Il display per il momento può riprodurre solo immagini in bianco e nero con un tempo di caricamento di un secondo (non è adatto a riprodurre film), misura 12 centimetri in diagonale, è infrangibile e può essere arrotolato per essere riposto in un tubo di due centimetri di diametro.
La materia prima. Per riuscire a produrre un monitor così sottile è stato necessario utilizzare materiali diversi da quelli usati per creare l’elettroluminescenza dei video odierni. Sono i nuovi materiali organici luminescenti, intorno ai quali esistono diverse sperimentazioni, tra cui quelle dell’università di Toronto, basate su una tecnologia denominata OLED (diodo organico luminescente). Questi materiali organici hanno la particolarità di emettere luce per il solo fatto di essere attraversati dalla corrente elettrica, senza bisogno di una retroilluminazione come avviene con i monitor attuali, una caratteristica che permette la produzione di schermi molto sottili e meno costosi (del 20%) di quelli a cristalli liquidi. Comodo, sottile, infrangibile, ripiegabile ed economico il display del futuro, potrebbe essere più vicino di quanto si possa pensare.

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